Carissimo Sig^r. Giovanni

Ieri fui alla posta ma quegli asini di distributori mi dissero che avevo nulla. Oggi ritorno, e mi si consegna la grata sua 8. Io vedo che è arrivata fin da jeri per cui andai dal Sig^r. Direttore a lamentarmi, ma già era un fatto compiuto per cui dovetti prendermela in pace.

Io sono molto contento che vi sia probabilità per Firenze e solo mi spiace ch’ella avesse ad averne danno. Ove ciò avvenga noi potremo veder di combinare in modo che il male per lei fosse minore. Se Lanari non è bugiardo e falso gli è certo che deve essere persuaso sul mio conto, poiché io mi ricordo benissimo che dopo il Gennaro tanto lui che Romani mi dissero le cose più lusinghiere del mondo.

Io credo di avere già risposto a quanto chiede la Impresa di Firenze. Se io avessi fissato l’opera che darò a Firenze sarebbe indispensabile che dicessi quale è l’argomento, anzi consegnassi il Libretto acciò si vedesse ciò che abbisogna. Siccome poi io questa opera la scriverò addiritura [sic] nuova così quando io saprò chi sono gli artisti farò fare il Libretto da Piave. Piave non è una cima ma volere o no, della praticaccia ne ha, ciò vuol dire adunque che se Lanari si fida di noi può star sicuro che una infamia decisa non la faremo.

Sul conto di Genova credo che sarebbe bene proporre il Gennaro siccome pure proporlo a Torino e pei Teatri del Piemonte e fors’anche della Toscana.

Ciò che sarebbe pure da non trascurarsi sarebbe o per l’autunno il Carignano, o per il Carnevale il Regio. Io sebbene a Torino non posso fare nulla poiché esibire se medesimi gli è un farsi del male.

La ringrazio immensamente delle cure che si prende per me. Se verrà circostanza che la mia carriera divenga lusinghiera, ella vedrà come io non dimenticherò certamente l’affetto ch’ella mi mostra.

La prego a non tardare tanto a scrivermi, e se è possibile combinar presto con Firenze ne sarò lieto poiché così scriverei subito a Piave.

Tanti saluti al caro Tito, alla Sig^ra. Peppina ed al Sig^r. Cerri.

L’aff.^mo amico

Gualtiero Sanelli

Torino 11 Maggio 1850

(Indirizzo)

Sig^r. Giovanni Ricordi

Editore di Musica rinomatissimo

Milano

(il timbro postale riporta:)

TORINO

11

MAG .

50

MILANO

12

MAG.