Mio carissimo amico

Lucca li 27 aprile 1844

Non ho potuto riscontrare più sollecitamente alla tua del 15 corr. a motivo di essere in attenzione del risultato delle proposizioni da me fatte a’ coniugi Poggi in proposito all’Ebrea. – Duolmi il doverti dire ch’essi si sono ricusati, e che non vogliono cantare che nel mio nuovo spartito il Buondelmonte, o pure in altra opera del loro repertorio. Bisogna perciò dimetterne il pensiero. Non cesso però di esserti grato, e mi desidero occasione per testimoniarti com’io apprezzo la tua amicizia. – Bramo sapere se hai concluso con l’Impresa di Napoli il trattato per il nolo dell’opera stessa. – Ti ringrazio de’ pezzi che mi inviasti. Saprai che sono diffinitivamente fissato da Lanari per comporre l’opera d’obbligo il Carnevale venturo al gran Teatro della Fenice. Se lo annunzierai nella tua Gazzetta Musicale te ne sarò gratissimo; vorrei inoltre che si sapesse che tu hai acquistato la proprietà dell’Ebrea, poiché ho ferma fiducia che questa mia opera percorrerà trionfalmente su tutti i Teatri. – Lascia fare a me! Ti do fra tanto parola che tutte le innovazioni che farò saranno di tua proprietà. Fammi il favore di consegnare l’acclusa all’amico Sacchero ed esortalo a fare quei cambiamenti che gli ho suggerito, cambiamenti ch’io reputo necessarii al miglioramento di questa mia prediletta Opera.
Salutami il bravo Tito. Amami, e credimi

L’aff. amico
G. Pacini

Al Sig.r Giovanni Ricordi
Negoziante di Musica etc. etc.
Milano