Milano 4 aprile 1914
Caro Tito, ora che la vostra collera contro di me ha dovuto placarsi (un autore “in extremis” può avere degli scrupoli) sento di potervi dire con tutta serenità che malgrado l’esito burrascoso di giovedì [prima rappresentazione alla Scala di L'ombra di Don Giovanni], io non mi sento sconfitto!
Addolorato certo, ma non vinto. Io non discuto la mia musica, né alcun critico l’ha potuta discutere. Ma questa è la sorte di chi non voglia seguire le comode e sicure orme già battute in precedenza, e non me ne lagno.
Mi dolgo soltanto, e molto in verità, perché la vostra Casa pur avendomi sorretto per tanto tempo non abbia avuto il compenso che meritava di diritto, e cioè un successo che l’indennizzasse dei sacrifici fatti per me.
Io non so che cosa possa succedere alle repliche del mio lavoro - se esse avran luogo. È possibile o non che l’esito cambi; - comunque io sento il dovere (e non solamente questo) di esprimervi la mia riconoscenza per tutto quello che voi personalmente faceste per me finora - e l’augurio che le giovani “forze” della vostra Casa colmino grandemente i vuoti fatti dalla mia produzione abbastanza negativa.
D’altra parte voglio sperare che l’avvenire non si presenti per me troppo fosco … - dopo di che gradite, vi prego, i miei voti di prosperità e i miei saluti.
Aff.mo
- Franco Alfano -
Transcription by Tiziana Gambaro
Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language
italian
Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 180 X 110 mm
Letter name LLEt003634