Pregiatis.^mo Sig. Cerri!

Vicenza 24/7 57.

Dacché Ella fu tanto gentile nel darmi le informazioni per il Maestro di Canto, nella probabilità anche che l’amico Ricordi si trovi tutt’ora assente, oserei pregarla pel rimanente, e così compir l’opra per intero.

La porgitrice della presente è la Signora Francesca Stella l’educanda appunto di cui le feci menzione nell’altra mia lettera. Io la pregherei dunque a volerla diriggere [sic], o in persona, o con uno scritto all’egregio Maestro Bona, raccomandandogliela caldamente, per nome pure di Ricordi, e di far noto allo stesso, come una mano de’ miei concittadini protettori di questa povera ragazza, nella speranza di poterle assicurare almeno un discreto avvenire, fidando sulla voce e sulla disposizione per il Canto della stessa, abbiano intrapreso e deliberato a tal uopo di mantenerla a Milano. Egli è perciò che Essi accettano le proposizioni del sudd.to Sig. M^o Bona, cioè, cinque ranchi alla lezione, a patto che la lezione, siccome Ella mi scrive, sia di circa due ore, ed a patto pure che si rassicuri prima con qualche esperimento sulla voce e disposizione della educanda, intendesi bene che non hanno pretesa di esigere risultati da farne né una Malibran, né una artista di gran cartello, ma sempre però una prima donna.

Avrei fatto tutto ciò da me solo, senza procurarle tanto disturbo, se avessi avuto l’onore di conoscere da vicino il M^o Bona, che d’altronde conosco benissimo per fama di distintissimo Maestro, e che la prego ciò nulla meno di ossequiare per mio nome.

Conosco quanto le sono importuno, ma ne accusi la sua cortesia. Tanti saluti a Ricordi, nonché i miei doveri alla di lui Moglie, e Sorella, e pronto ove Ella desidera, non aspetto che la circostanza per poterle corrispondere a tanta Sua bontà, e gentilezza. Frattanto ringraziandola con tutto l’animo mi protesto con ogni stima

Di Lei Dev.° Servitore

Giuseppe Apolloni

P.S. Stò [sic] in attesa dei pezzi dell’Adelchi, siccome Ella mi scrive.