Carissimo Amico!

Vicenza 16./4 66.

Ho tardato a riscontrare l’ultima tua essendo assente il D.^r Boni autore del libretto che doveva sottoscrivere la qui acclusa cessione. Troverai tutto in piena regola come desideri e nello stesso tempo ti compiacerai di farmene una copia colla tua firma. Solo vedo che non mi fai parola in quella lettera della riserva della Pergola di far eseguire per una sola volta ed in quel solo teatro il mio Spartito senza corresponsione alcuna, per cui ti prego nel riscontrarmi di farmene noto acciò io possa essere in regola.

Riceverai sotto fascia il libretto come desideri corretto degli errori di stampa. Sarà probabile che vi si pratichi qualche innovazione, appunto nel finale dell’opera, che vogliono sia sempre un po’ truce. Avrei già in mente il cambiamento.

Riceverai pure di giorno in giorno anche le partiture, che sarebbero di già spedite, se non mi avesse[ro] ritardato alcune varianti che credetti opportuno di praticare specialmente nell’istromentale, tenendo conto anche, siccome tu scrivi della franca e giudiziosa critica tanto dell’opinione, come della nazione per la stima che professo con tutta coscienza a quegli autori.

Mi raccomando dunque di sollecitare ogni cosa perché lo Spartito possa riprodursi con buona esecuzione, e vedrai che si farà strada.

Ti prego di porgere i miei saluti a tutta la tua famiglia, ed in special modo al tuo figlio Giulio, non che al Sig. Tornaghi.

Attendo tuoi riscontri, e credimi con tutta stima, e sempre

Tuo Aff. Amico

Giuseppe Apolloni

P.S. Spero che farai annunciare subito l’aquisto [sic] non che la publicazione [sic] dei pezzi a suo tempo.