il 13/6
caro amico,
eccole qui accluso, il solo errore che abbia mai riscontrato nella partitura del Couvent. Mi rallegro che ne venga pubblicata la partiturina. Ma di un’altra cosa mi rallegrerei ancor di più: sarebbe che la Casa pubblicasse un prossimo giorno la mia Notte di maggio a quattro mani (col canto). Perché nessuna cantante può nè [sic] potrà mai studiare questo poema sulla partitura; non è assolutamente possibile. E già eravamo convenuti con Gentien di questa pubblicazione, la quale fu sospesa causa la guerra. Siccome i tempi sono cambiati, La prego di prendere in considerazione questo mio vivissimo desiderio, e di non dimenticare che la Casa – memore delle condizioni «fantastiche» cui le ho ceduto le sonate di Beethoven, potrebbe farmi questo piccolo piacere, il quale poi – dopo tutto – sarebbe anche interesse suo.
Io rimango qui sino a fine corrente. Mi scriva.
Intanto, saluti la gentile Signora, e divida con Valcarenghi la mia cordialissima amicizia.
affo
Casella
P.S. Avrei già pronta una trascrizione per 4 mani della Notte.