Al Chiarissimo Signore

Il Signor Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

Cenno necrologico

Egregio Signor Ricordi Estensore

Ravenna 15 Luglio1852

È a me noto per prova da non essere posta in dubbio, quanto sia l’affetto della Sig. V. verso ciascuno, ed in special modo verso quelli, che dell’arte musicale furono benemeriti cultori.

Però non mi è d’uopo di porre molte parole a pregarla che non le sia discaro d’inserire nell’ottimo suo giornale alcune linee per un uomo; il quale spese una lunghissima vita ad istruire con rara assiduità la gioventù ravegnana.

Pietro Casalini nacque in Ravenna a 29 di Giugno dell’anno 1772. Coltivato ardentemente nella sua gioventù lo studio del Violino, riescì concertista di raro merito e compositore di molti esercizi, per diversi strumenti, i quali racchiudono pregi elementari degni di qualsivoglia encomio. Fu lodevolissimo direttore d’orchestra, intantoché il celebre Tacchinardi lo volle più volte con sé al teatro di Sinigaglia [sic]; e quando nell’anno 1826 fu in Ravenna instituita l’Accademia filarmonica, il Casalini si ebbe il pregio di esserne uno dè principali fondatori. Pel corso di anni diciotto quattordici fu in questa maestro degli strumenti a corda; e per anni cinquanta diresse la patria orchestra, i membri della quale sono presso ché tutti allievi di Lui. Quest’uomo benemerito ed ottuagenario, spirava nel patrio ospitale à di 26 di Giugno 1852.

Io giunsi in patria con desiderio affettuoso di riabbracciare l’ottimo vecchio: ma quale si fu il mio dolore, quando ebbi saputo che da pochi giorni non era più! egli moriva pronunziando il mio nome e lasciandomi un estremo bacio, che altro non poteva … A Lui mi stringa obbligo perpetuo di grato animo, essendo ché io riconosca primamente del Casalini l’amore di quell’arte della quale sono più devoto che avventurato cultore. Nel pubblico cimitero porrò una pietra la quale attesti alla posterità così le virtù dell’uomo benemerito, come le pie lacrime di un discepolo non ingrato.

Compreso per la S.V. della più alta stima

Io sarò sempre Affettuoso servo ed amico di Lei

Angelo Mariani

Ravenna 2 Agosto 1852

Iersera fui allo spettacolo d’Opera in Faenza e le ne darò un cenno.

Lo Spartito si è il Rigoletto rappresentato col nome di Viscardello. I principali esecutori ne sono La Evers, a cui la parte di Gilda non è troppo adatta; il Malvezzi, ammirato al solito per la potenza della sua voce; il Corsi che si mostra artista degno sempre del bel nome che ha; ed il Nanni, basso profondo di bella voce, e di molta intelligenza.

In quanto a quest’ultimo lavoro del Verdi, io non esito punto a dichiararlo il primo di merito, per ciò che riguarda la novità la scienza e la estetica musicale. Le dico sinceramente che non ho parole che valgono ad esprimerle quella meraviglia che un lavoro sì nobile mi ha destato. Godo assaissimo che anche qui in Romagna abbia tanto piaciuto, e ne godo spezialmente che si ammiri il vero bello.

Me ne congratulo di cuore col suo autore, degnamente chiarissimo.

Angelo Mariani

Carissimo Signor Giovanni

Le rimando le prove corrette.

Sta bene il N° 6 al Sig Barone De Staal.

Mi raccomando di esatezza alle piccole varianti. La prego nello stesso tempo d’inserire i due sopra scritti articoli nella di Lei pregiatissima Gazzetta.

Non so quanti giorni ancora io resti quà. Prima di abbandonare la patria Le ne darò avviso. Se a comodo d’inserire subito i due articoli, la prego a mandarmene qua almeno due copie, anzi la prego d’inserirli nel Numero di Domenica prossima

Mi ami e mi creda sempre

Il suo sincero

Amico Angelo Mariani

[Il necrologio di Pietro Casalini fu pubblicato sulla Gazzetta Musicale di Milano, Anno X, N. 33, del 15 Agosto 1852, p. 146.

La recensione del Rigoletto di Faenza uscì fra le “Notizie” sempre sullo stesso numero della Gazzetta Musicale di Milano a p. 148].