Date: 20/11/1873



Place: s.l.

ID: LLET013293




Gentilis° sig Giulio!

Giovedì 9bre

I di Lei consigli come quelli di tutti gli altri miei buoni amici sono ottimi, tutto quello che vuole, …  ma io sento che non posso decidermi – In fatto d’opera io non ho mai lavorato col tempo misurato, il vedermi davanti un limite di tempo prescritto, per quanto coraggio mi si faccia, io sono annientato, completamente annientato – In questo caso poi io sento di non aver il tempo di presentare così presto un’opera che appaghi le mie convinzioni. Vi sono tante piccole cose se vuole di poco rilievo che io voglio cambiare perché mi danno ai nervi. Non capisco poi come Lei trovi ciò uno sproposito irrimediabile. Dunque questa speranza di successo si fonda sopra una mera simpatia momentanea del pubblico alla quale in altra occasione scemando, la musica per se stessa non può supplirvi! È così? – Io devo a quest’ora maledire per tanti motivi i Promessi sposi, ma non perché presentemente mi facciano perder tempo ... No: io lavoro istessamente, ne per altro motivo del quale Ella non si convince … ma per il tempo perduto a Padova e a Milano – Sono due mesi che io rimpiango e che mi avrebbero fatto bene – Io credo che il motivo più forte perché Lei attribuisce uno sproposito irrimediabile il protrarre ad altr’epoca sia perché l’anno venturo scrive Verdi! – E per dire il vero questo per me sarebbe un Franco Giudice su tutta la linea!!!

Ho ricevuto il finale dell’opera che mi ha veramente commosso. I versi di queste ultime scene sono tutto cuore, toccantissimi[.] L’Idea delle Willi, è un’eccellente ispirazione, ma non so se potrò innestarla nel Prologo dove la situazione a mio veder abbenché tesa e commovente, non arriva al prestigio dell’ultimo quadro! –

Ho ideato il Brindisi, e la Romanza del Tenore. La Benedizione che vien dopo temo raffreddi; e non appagherà anche facendola le esigenze di un buon basso Profondo. La Romanza del Tenore deve terminare con cadenza per l’effetto. prolungando può nuocere. Tuttavia provo: – ma io direi di mettere addirittura una Romanza al Basso nella scena che comincia il 2° atto. = Ghislanzoni è decisamente a Milano? – Certe parole che mi scrive in coda ad una sua lettera mi hanno spiaciuto. – Desidero che si convinca del contrario di ciò che dice. Io non ho mai attribuito a Lui la colpa de’ miei ritardi. La colpa è tutta mia – lo so – Ma non per questo io voglio avventurare il mio avvenire se non mi sento sicuro – Pensi che è la prima volta che mi presento al pubblico della Scala e che vi sono molti ma molti assai che desiderano di cuore la mia caduta taluni per rancori antichi male interpretati e questi li temo assai più ... il perché ... non lo dico. Non tutti hanno il cuore ben fatto, e possono affrettare la rovina d’un artista comodamente! –

Conchiudo col dirle che non è possibile che per adesso io mi decida – Tuttavia io lavoro sempre. – Ma se devo andare non accetto la responsabilità di qualunque cosa può accadere = Il gran male si è di non aver mai provato a lavorare diciamolo pure così strozzato e il doverne fare esperienza la 1a volta che mi presento alla Scala! è spaventosa! La sola idea mi agita, e per quanto faccia non è possibile superarmi! Se ci penso non lavoro più con calma! – Ella deve compatirmi, perché ormai credo di avere stancata la di Lei bontà = Certo che non sarebbe così se 10 o 12 anni di Banda non mi avessero frustrato il cervello, e interrotta la pratica di tante cose: Quando nascerò un’altra volta mi saprò regolare! –

Tanti doveri alla di Lei famiglia e mi creda con distinta stima

di lei dev°

A Ponchielli

Transcription by Pietro ZappalĂ  - Centro Studi Ponchielli di Cremona

Named works
I Promessi Sposi

Named theatres
Teatro alla Scala

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 213 X 136 mm

Letter name LLET013293