Firenze, Via de’ Serragli 109

15 dic. 1921

Ill. Sig. G. Ricordi e C. Milano

Egregio e caro Comm. Clausetti,

Le rimando le bozze di Débora e Jaéle firmate per la stampa. Avrò lasciato ancora qualche errore? Può essere, ma spero di no. Mi permetta di esprimere il desiderio che il formato del volumetto sia possibilmente quello delle bozze di stampa; in ogni caso non venga rimpicciolito sino al formato della Sakuntala.

Non ho più avuto alcuna notizia né riguardo ai bozzetti delle scene e ai figurini per i cantanti, né riguardo al tenore (ora più che mai desidererei avere il Piccaluga), né riguardo alla Signora Tess, alla quale ho scritto giorni fa per invitarla a volersi recare a Firenze a leggere la parte con me, ma non ho ricevuto alcuna risposta.

Il copista ha ormai quasi finito la copia della partitura del 2^o atto, e potrò inviarla costì fra pochissimi giorni. Una settimana fa, anzi forse due, mandai al M.° Toscanini la partitura originale del 1^o atto. Non voglio chiedere a lui di scrivermi se l’ha ricevuta, per non dargli noia, ma desidererei saperlo dalla Loro cortesia. Quel manoscritto mi è caro e non vorrei fosse andato perduto. E poi, è proprietà di Maria Teresa ...

L’incisione della riduzione per canto e pianoforte, è iniziata?

Perdoni la fretta. I miei migliori saluti al Comm. Valcarenghi e a Lei. E mi creda Suo

aff.

Ildebrando Pizzetti