Pesaro 28 febbr. 1919.
Caro don Carluccio - apprendo dai giornali l'annunzio ufficiale della vostra nomina, assieme a quella dell'amico sig. Valcarenghi, di gerente della ditta. Rallegramenti vivissimi, dunque, e augurî cordiali a voi e al vostro compagno di lavoro acciocché la più grande Casa editrice nostra esca dal letargo causato dalla guerra per riprendere nuova e più vigorosa vita, per l'utile proprio e per il decoro dell'arte nazionale.
E saluti affettuosi dal vostro
affmo Zandonai