Pesaro 28 marzo 1918.

Caro don Carluccio - sono arrivato a Pesaro ieri mattina ed ho trovato qui – rispedita da Roma – la vostra gentilissima del 15.- Ve ne ringrazio delle notizie che mi comunicavate perché anche se lette in ritardo mi fanno un grande piacere.- Della stampa di Milano non ho visto che il Corriere, con un articolo molto cretino... Mi è stato detto che Cesari, come al solito, mi ha stroncato ma penso che è primavera e che in questa stagione gli asini ragliano più che mai: lasciamo ragliare Quindi anche il signor Cesari!- Del resto mi basta sapere che Toscanini ha diretto il mio lavoro con grande amore!-
E del resto che novità, caro don Carluccio? E la Strega è sempre nella valigia di Adami? Il sig. Tito è a Milano? Ditemi qualche cosa perché essendo ora libero di qualunque impegno potrei risolvermi ad un viaggetto fino costì anche se i tempi sono poco adatti a togliersi di casa.- Mille augurî e saluti affettuosi a voi ed alla vostra famiglia anche da mia moglie e una stretta forte di mano dal vostro
affmo Zandonai

Ho telegrafato a Toscanini per ringraziarlo. Spero che il mio telegr. gli sia giunto.-