DS

31 Gennaio 1944

Preg. Sig. M°. Riccardo Zandonai

Convento del Beato Sante

 MONTEBAROCCIO (Pesaro)

Caro Maestro ed amico,

Rispondiamo subito alla grad. vostra 25 corr. ieri pervenutaci e dalla quale abbiamo appreso, con un vero senso di sollievo, che voi e la vostra cara famigliuola eravate orami al sicuro, ospiti di un Convento di Francescani, non solo, ma che nella calma di quell’asilo potete dedicare qualche ora al lavoro e che, intanto, state rivedendo le bozze della vostra Biancaneve. Non dubitiamo che la pace dei monti e la vita serena fra i buoni Frati, oltre a permettervi quel raccoglimento, indispensabile alla creazione artistica e impossibile da trovarsi nelle attuali tragiche condizioni di vita cittadina, gioverà moltissimo alla preziosa vostra salute (sapete quanto ci sta a cuore il vostro benessere) che rifiorirà senz’altro sì da farvi poi rientrare in sede, a bufera passata, completamente liberato dai fastidiosi disturbi che vi hanno finora tormentato. Ve lo auguriamo con tutto il cuore.

Vogliate scusare se, per una svista, la ricevuta per la rimessa testè fattavi, è stata allegata alla nostra lettera senza la bollatura prescritta: l’abbiamo subito legalizzata.

Noi tutti benino ma ansiosi, come potete immaginare, che questo tremendo flagello prenda fine ... Si vive in un incubo continuo e ogni giorno porta nuove difficoltà e nuovi problemi da risolvere. Abbiamo ripreso, sia pure in misura limitatissima il lavoro: speriamo poterlo intensificare in un avvenire non troppo lontano.

Da Pagano – mancavamo di sue notizie da un pezzo – il Comm. Valcarenghi ha ricevuto, insieme alla vostra lettera, un suo scritto nel quale accennava, anche, al vostro sfollamento. Egli si trova coi suoi a Montefelcino (Pesaro), presso il Sig. Erasmo Casini: siamo lieti di sapere anche lui al sicuro, sistemato alla bell’e meglio in tre stanzette e lontano dai pericoli. Non dubitiamo vi abbia già scritto direttamente stante l’amicizia che lo lega a voi ed ai vostri cari.

Una notizia che ci ha dato grande dolore è stata quella riguardante la distruzione della Filiale di Lipsia: siamo realmente stati bersagliati dall’avversa fortuna in materia di bombardamenti! Speriamo che con questo si possa mettere la parola fine allo scempio nei riguardi di Casa Ricordi!

Coi più affettuosi saluti per voi ed i vostri cari abbiatevi, caro Maestro, una nostra cordialissima stretta di mano.